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martedì 5 aprile 2011

Non è crudo, è di Parma

© foto di Federico De Luca
"Non è crudo, è di Parma". Rifacendosi allo slogan della famosa pubblicità sul prosciutto parmense, possiamo rielaborare quanto successo ieri al "Tardini". Padroni di casa svogliati e sicuri dei propri mezzi. Sicuri anche di un Bari, fanalino di coda, pronto a farsi "affettare" dagli dei del prosciutto. 

Un Bari, al contrario, cinico e determinato. La squadra di mister Mutti, alla prima mezza occasione, buca la porta di Mirante con una staffilata alla vecchia maniera di Alessandro Parisi. A quel punto la disposizione del , però, diventa piuttosto disordinata tatticamente parlando. Dopo una serie di cambi, il centravanti diventa Alvarez, che prova qualche guizzo, purtroppo mal riuscito. Il centrocampo assume funzione di muraglia cinese con marcature severe, prevalentemente a uomo. L'ingresso di Glik al posto di Rudolf, rinforza la difesa che cerca, invana, di resistere agli attacchi del Parma, che al 76esimo sprecano con Bojinov, facendo tirare un sospiro di sollievo ai 200 baresi accorsi in Romagna. Bentivoglio cerca di trasmettere voglia ai compagni senza riuscirci del tutto. Come contro il Chievo, il compito di trascinatore è il suo. Ma come al solito, a cancellare le illusioni dei supporters pugliesi, arriva il pareggio segnato da Amauri.

Ed è qui che si vede lo spirito giusto. Quello spirito battagliero assente ingiustificato da troppo tempo, che ha permesso ad Alvarez di buttare dentro il pallone che vale la quarta vittoria in campionato. La rissa di fine partita, poi, è li a dimostrare che il Bari ha cotto abbastanza i romagnoli, perché... "Non è crudo...è di Parma".

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