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domenica 17 aprile 2011

Pasqua amara?

Foto di calciatori.com


Cesena-Bari 1-0. Il solito verdetto che i "soliti" tifosi biancorossi soccombono di domenica in domenica. L'ennesima sconfitta, che seppur condita da una condizione leggermente ritrovata ed un pizzico di voglia in più, non fa bene a niente e a nessuno. Ma purtroppo la stagione è nata sotto un piglio storto o meglio si è evoluta così, dopo le illusorie, perché di altro non possiamo parlare, imprese con Juventus e Napoli. Una squadra che cerca di esprimere, come provato in tutta l'annata, un buon calcio peccando della mancata conoscenza di un termine non presente dalla parti di via Torrebella: concretezza...e non solo sotto porta ma anche negli uffici, dove il futuro del Bari è appeso ad un filo da mesi e lo sarà per un altro bel pezzo, nella speranza di salvare il salvabile.
Ma, tornando alla partita, analizziamo quanto i pugliesi riescano a far, a tratti, loro il gioco salvo sprecare sotto porta le rare opportunità da reti, vedi Rudolf nella prima frazione. Ed è qui che il Bari dista dalle altre compagini come il Cesena, che seppur avente un effetto rinuciatario al match portano il bottino pieno a casa.
Gazzi e Gillet gli unici due in grado di impegnarsi sino all'ultimo, maledetto, minuto. Ma evidentemente, dati alla mano, tutto ciò non basta a regalare alcune minime soddisfazioni ai sempre presenti supporters del galletto. Ed ora...che si fa?
L'ideale sarebbe concludere la stagione con chi, nonostante l'impegno costante, ha giocato poco e niente e dai primavera, con elementi che potrebbero rivelarsi molto utile nella prossima cadetteria del Bari. Poi la società. Da chi ripartire? La cordata locale offre poco ma almeno eviterebbe al Bari figuracce fuori dal rettangolo verde, dove di umiliazioni rischiamo di riceverne tante. E Kerger? Mistero....
Fatto sta che tra 7 giorni, massimo 14, Bari cadrà matematicamente negli inferi della B, che presidia ormai da mesi.
Che amarezza...

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