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sabato 16 aprile 2011

Roma-Palermo 2-3, Hernandez cala il sipario sotto la lupa


Roma-Palermo 2-3. Sul numero dei gol del Palermo, è rappresentata un'intera sfida durata nel vero senso della parola dal primo all'ultimo minuto di gioco.
Tre come i punti persi dalla Roma che vogliono dire addio alla qualificazione per la Champions League. Tre come i gol di Abel Hernandez in questo pazzo campionato (2 realizzati oggi) ma soprattutto tre come gli episodi decisivi del match.
Partiamo dal minuto 60, quando Menez in progressione serve Vucinic che solo a porta libera, manda clamorosamente alto. Un errore, forse mai commesso dal montenegrino in carriera. Un errore che verrà punito 24 giri di lancette più tardi da Abel Hernandez, rinato quest'oggi sotto la lupa in delirio per l'arrivo di Thomas Di Benedetto, colui che avrebbe voluto vedere una Roma diversa.
Minuto 90: Hernandez chiude definitivamente il match, siglando il gol significante la vittoria che i siciliani attendono da tanto, troppo tempo.
Ma l'episodio più importante lo vedremo a fine partita, quando prima di entrare nel tunnel degli spogliatoi, dopo i fischi di un Olimpico indemoniato, Daniele De Rossi mostra il vero attaccamento alla maglia. Segno della croce, faccia sconvolta, gonfia...disperata. Le lacrime sono solo trattenute per poi, probabilmente, scoppiare nello spogliatoio. Dar botte e prenderle non regala la vittoria ai capitolini che soccombono ad un Palermo elastico, veloce con un Pastore rigenerato sotto la cura-Rossi. Per non parlare di Pinilla.
Eppure, il match era iniziato sul verso giusto per i padroni di casa che creano occasioni a più non posso. Poi, al 21esimo il regalo di Romeo che concede un dubbio rigore a Totti & Co. Lo stesso capitano si incarica della battuta, trafiggendo un Sirigu sino a quel momento superbo. Poi è Burdisso a concedere un regalo a Pinilla, che non si preoccupa di coglierlo al volo e spiazzare Doni. Dal 60esimo è storia già scritta. Una storia che, purtroppo per i romani, è destinata a non cambiare nel verso giusto. Un campionato pieno di aspettative, puntualmente tradite. Una partita piena di illusioni, come il gol di Vucinic al 92esimo che fa sperare i presenti ad un rocambolesco pareggio.
Tre...il destino di un club che di decollare non ne vuole sentire parlare.

Marco Fornaro

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