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venerdì 20 maggio 2011

Donati: "Abbiamo peccato di presunzione. La tifoseria? Dispiace per il rapporto incrinato"


È toccato, questo pomeriggio, dinanzi ai giornalisti, a Massimo Donati parlare in conferenza stampa. Il centrocampista classe '81 non ha ben figurato, come del resto quasi tutti i suoi compagni, in questa amara stagione vissuta dal Bari. Ecco quanto riporta solobarinews, iniziando a parlare del ritiro punitivo: “Non è stato il massimo per noi giocatori, specie dopo una stagione così quando ormai non serve più a nulla. Per me che ho tre figli a casa, non è l’ideale, lasciare tutto e partire in ritiro punitivo, ma anche per gli altri non è stato bello. Ma è una scelta societaria, e volenti o nolenti, va rispettata”.

Il mediano del galletto ha, recentemente, accettato la spalmatura degli ingaggi. In merito a ciò rilascia un commento, criticando la stampa locale e in un certo senso, "assolvendo" coloro che, dopo la pessima stagione, hanno preferito esser fiscali sul contratto: “Sono molto dispiaciuto che i compagni che non hanno accettato la spalmatura dell’ingaggio siano stati oggetto di insulti ed attacchi da parte dei tifosi. A mio avviso, sono state scritte tante fesserie (il giocatore si riferisce precisamente al fatto che chi non ha accettato la spalmatura dell’ingaggio non avrebbe avuto altra scelta che rifiutarsi, mentre come è stato osservato da qualche giornalista, la dirigenza aveva comunicato ufficialmente agli organi di stampa e giocatori in primis, che lo stipendio dilazionato non avrebbe comportato alcuna sanzione, ne tanto meno una decurtazione dello stesso) che sono state male interpretate dai più esagitati e portato poi a quello che è accaduto. Coloro che non hanno firmato hanno tutto il mio rispetto, e ci deve essere anche da parte degli altri, perché i contratti esistono per essere rispettati. Evidentemente avevano altre adempienze, io insieme ad un’altra buona parte della squadra abbiamo aderito alla spalmatura, ma senza nulla togliere al rapporto con gli altri compagni, che a parte qualche battuta di circostanza nello spogliatoio, è rimasto tutto invariato”.

Poi, prova a giustificare il terribile anno dei biancorossi: “Il nostro errore parte da inizio stagione, in quanto non ci siamo resi conti che il campionato straordinario realizzato nel primo anno fosse impossibile da ripetere. Siamo partiti, inconsapevolmente, con troppa presunzione che ci ha fatto perdere di vista la realtà e, non cogliendo i segnali già dalle prime sconfitte, abbiamo lasciato che ne avvenissero altre, vuoi per episodi sfortunati, numerosi infortuni e tanto altro; quando abbiamo provato a rialzare la testa e salvare il salvabile era già troppo tardi, il campionato era già compromesso. Io mi assumo le mie responsabilità perché so che avrei potuto fare meglio, ma è stato difficile per tutti e non solo il sottoscritto ha reso sotto i suoi livelli standard”.

Donati ha, poi, parlato dei rapporti, distrutti, con la tifoseria barese: “Mi dispiace che il rapporto con la tifoseria che ci amava lo scorso anno, in questa stagione si sia incrinato; ora siamo tutti sotto l’occhio del ciclone, fischiati ed insultati ad ogni pallone che tocchiamo. Dispiace veramente per tutto e per come è andata a finire. Sarebbe un handicap partire la prossima stagione, sapendo che già dalla prima di campionato i tuoi tifosi ti fischiano anziché sostenerti”.

Infine, classica chiosa sul futuro, incerto anche per il giocatore cresciuto nell'Atalanta: “Personalmente sento ancora la stima della società e il rapporto con la tifoseria potrebbe anche ricucirsi se condito da risultati e buone prestazioni. Ma non è semplice. E soprattutto bisognerà vedere non appena sarà chiusa la stagione, i progetti e le ambizioni della società, il modo in cui la dirigenza deciderà di rilanciarsi puntando su giocatori di esperienza e di categoria o, eventualmente, come è legittimo che sia, su un gruppo di giovani promesse e giocatori del vivaio. Non dipende da me come ho già detto, ho ancora un contratto di due anni che mi lega al Bari. L’Atalanta? Al momento non ho ricevuto alcuna offerta ne da loro ne da altri club”.
Marco Fornaro

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