Cerca su asbn

giovedì 2 giugno 2011

Massimo Longo vs Gaudio: ultimo scontro su ASBN

Gaudio sei davvero incredibile. La tua excusatio non petitia accusatio manifesta è strepitosamente disarmante. Ma non è una novità, ormai ne sono abituato. Eppure mi risulta che hai una ospitalità con cadenza ciclica nelle trasmissioni calcistiche di Telebari e Radiobari, dunque, a cosa ti serve tanta pubblicità gratuita cattiva e screditante? Forse Telebari non ti invita da troppo tempo? Io non la seguo più, salvo ascoltarla casualmente, ma se fosse così, non faresti prima a chiamare il relativo caporedattore per farti invitare, invece che tentare questa strada meschina per avere un po' di pubblicità ma che, ahimè, si ritorcerà su di te? Io, fortunatamente, son fuori da quella trasmissione, nè intendo partecipare, del resto pur volendo, non mi inviterebbero mai. E posso garantirti che la mia assenza lì dentro, parla tanto... tantissimo, è più loquace di una mia presenza. Credimi. Dunque sto bene nel mio studio e nella mia redazione a scrivere verità e non fesserie.
Ma come, prima ti diverti a sparare sul sottoscritto e poi vuoi smorzare i toni affermando che la tua stima nei miei confronti rimane invariata? Ma stima un corno! Stavolta le tue repliche (che non sono nemmeno scuse) non le accetto. Se, come blateri, dovessi basarmi sul giudizio dei lettori, caro Gaudio, non ci sarebbe partita tra me e te, dunque ti ripasso la palla per manifesta inferiorità; a me piace vincere da soldato vero, l'un contro l'altro, alla pari, e non con l'appoggio del popolo, peraltro, visibile e riscontrabile in ogni angolo del web che pure fa piacere e dimostra che non sono proprio come vuoi tentare goffamente di dipingermi. e come se non bastasse, dal momento che sai perfettamente che la battaglia contro di me non puoi vincerla da sola, vai cercando persino l'appoggio di taluni colleghi, ai limiti della popolarità (come ben sai), alla stessa stregua di Berlusconi con Obama nel recente G8 che ha fatto ridere il mondo intero; no, Gaudio, preferisco basarmi sul giudizio del tribunale oltre che quello del consiglio dell'Ordine dei Giornalisti. Chissà, magari potresti vincere tu, non si sa mai.
Quell'aggettivo (prostituto) che pure hai preso dal manuale e che conosco perfettamente (mi spiace contraddirti per l'ennesima volta) sebbene sia stata citata all'inizio, è risultata chiaramente propedeutica all'introduzione del tuo rancore nei miei confronti sfociato, poi, con quel passaggio incriminato. E quantunque voglia discolparti, la consecutio temporum ti inchioda, purtroppo. Dunque staremo a vedere se quel "prostituto" è riferito a me o "in genere ai giornalisti". Aggiungici che dovrai difenderti anche da quel terribile "je accuse" verso di me per il quale, secondo la tua mente frustrata e contorta, sarei un "aizzatore di gente e di violenza". Dovresti solo vergognarti per quello che hai scritto. E sappi sin d'ora che se il tuo era un tentativo per screditarmi nell'ambiente dell'As Bari, che stimo senza se e senza ma con la stessa misura con cui, inversamente, critico la gestione dei Matarrese, ti sei sbagliato perchè, volente o nolente, l'anno prossimo mi rivedrai ancora una volta tra i tuoi piedi a respirare aria di Bari calcio sia in tribuna stampa che in sala stampa. La gelosia e l'invidia, comprendo siano una brutta bestia per te e per quanti non mi possono vedere, ma risultano inefficaci nei miei confronti. Ti consiglio - amichevolmente parlando (così come ai tuoi amici) - di metterti l'anima in pace e, magari, dirottare il mirino della denigrazione: chissà, magari trovi ossi meno duri e più facilmente stroncabili. Ma con me, purtroppo, non attacca, caro Gaudio da Adelfia.
Infine, giusto per dimostrarti come riesci ad interpretar male volutamente il mio concetto e, di conseguenza, andare a fare il ruffiano presso l'AS Bari invano tentando di gettar fango nei miei confronti, ti faccio notare che la tua pantomima comico-epistolare circa la società pubblica o privata del Bari cui ho accennato nel mio editoriale ha ancora una volta fatto centro. Se io scrivo "al di la della definzione retorica di proprietà privata che contraddistingue la società del Bari nella cui lettura, in effetti, appare una cosa "privata" ma con usufruizione pubblica perchè gli abbonamenti e i biglietti li pagano i tifosi, mica lui.." intendo, ovviamente, dire che la società del Bari è "privata" così come so che i suoi frutti, pressoché sempre appassiti, così come le sue gemme quasi mai a sbocciate per intero per colpa delle radici matarresiane poco innaffiate, sono godute dai tifosi e dunque dalla collettività e "ancordunque" dal popolo, quindi dal pubblico. Comprendo che il mio lessico forbito con qualche neologismo sia per te estremamente difficile da comprendere (e come per te, per molti altri colleghi) ma se vuoi, se i passaggi letterari ti risultano difficoltosi da comprendere, posso farti lezioni private, stavolta però, a pagamento. Dunque ancora una volta hai volutamente distorto il mio pensiero. Inutilmente.
Cordiali saluti
Massimo Longo

Marco Fornaro ringrazia i lettori che hanno seguito con attenzione e moderazione il "mini-dibattito" tra Massimo Longo e Leonardo Gaudio. Ho dato spazio ad entrambi, due volte per ciascuno. Mi sembra, dunque, giusto chiudere, almeno su questo indirizzò web, la "battaglia" tra i due conosciuti e competenti giornalisti. La querelle è chiusa qui!
Se volete commentare ci sono gli appositi spazi sul mio blog. Grazie
Marco Fornaro

Nessun commento:

Posta un commento