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sabato 2 luglio 2011

ESCLUSIVA PC24: Edoardo Gallo: "Fa male veder via Gillet"


Il mercato del Bari è ancora in stand-by e l'assetto societario ancor più. Abbiamo, noi di pugliacalcio24.it, contattato in esclusiva ai nostri microfoni Edoardo Gallo, presidente dell'associazione Giovanni Tiberini 1908, nonché grande tifoso del Bari, cui abbiamo voluto dar voce.

Tu sei il presidente dell'Associazione Giovanni Tiberini 1908. Raccontaci come nasce questa associazione...

"Intanto, ci tengo a sottolineare la data (1908) che rappresenta la nascita dell'As Bari calcio e tra i fondatori c'era proprio Giovanni Tiberini. È nata per iniziativa di un gruppo storico di tifosi, spesso over 50. Ci sono anche giovani, ma la stragrande maggioranza è rappresentata da amici che sono stati sempre presenti in curva sud, anche negli anni bui. Come la B di Carboni, la retrocessione di Pillon. Un bel gruppo di amici che si sono voluti associare. È nata a giugno del 2010, dunque, questo è il primo anno. Non ci limitiamo solo a seguire le sorti del club che sosteniamo, ma facciamo anche volontariato. Tante iniziative nel campo del sociale."

Un gruppo giovane, passando al campo, quello che sta nascendo. Quali le impressioni?

"Io vado allo stadio dal 1966 e ne ho viste così tante che, ahimè, ancora una volta sarà il campo a concederci le risposte. La B è un campionato complesso da affrontare e, quindi, non basta una squadra giovane e un allenatore entusiasta. Servirebbe un mix tra giovani di belle speranze e anziani. Il Bari ha venduto quasi tutti i possibili partenti ed ora inizierà ad acquistare, con ritardo, visto che manca poco dall'inizio del ritiro di Borno. Dunque, per il momento, da parte mia, ci sono 10 punti interrogativi."

Dopo molti anni, invece, cosa si prova a veder partire una bandiera, quale Jean-Francois Gillet?

"Fa molto male vederlo partire. Male, perché comunque è il recordman di presenze nella storia del Bari. Annuncio che nella conferenza stampa di lunedì, noi abbiamo già preparato una targa che doneremo lui in segno di ringraziamento. È qualcosa che fa veramente male. Rimarrà negli annali della storia del Bari. Un capitano di battaglie che va via. Chiaramente lui deve proseguire per la sua strada perché merita la serie A, valendo tanto"

Passando alle cessioni di coloro che si erano proposti come leader e che hanno deluso, dopo un anno positivo, le aspettative. Su quei giocatori, quale il giudizio?

"Questi giocatori non vogliamo più vederli a Bari. Io, ultimamente, sono stato ospite al tbsport e ho sentito un'intervista a Grandolfo, dove mi ha colpito la sua spontaneità. Noi vogliamo che sia fatta piazza pulita per la gente come Almiron, Barreto etc. Nemmeno un pazzo avrebbe previsto la retrocessione, soltanto Mago Nicola forse. Sembrava un organico forte, che ci ha scaricati, d'altro canto, nel baratro."

Dopo i giocatori, anche i Matarrese hanno alcune colpe per non aver messo la faccia sulla retrocessione del galletto, trascinata comunque da i finti leader. Quale il futuro dei Matarrese, secondo te?

"Non si può parlare di futuro, ad oggi. Sono arrivati in B con una voragine di debiti. Non conosciamo ciò che ci aspetta. Ormai, molto amaramente, vengo considerato anti-matarresiano incallito. Avevo detto che preferivo un fallimento del Bari, piuttosto che i Matarrese. Normale che essa sia una provocazione. Però sono oltre 30 anni che reggono la società, promesse non mantenute ed alcune mantenute, giocatori ceduti, etc...

Spero che siamo giunti al capolinea. Ormai nessuno si fa avanti, chi lo fa, non lo fanno arrivare nemmeno in tangenziale. Non sappiamo quali sono le prospettive del prossimo campionato, nella speranza che si muova qualcosa. Così non si va avanti"

Ieri sono state considerate molto le parole di Sannicandro che ha parlato di nuovo San Nicola, per una riduzione di posti. Ti chiedo cosa  ne pensi e ti lancio una provocazione. Meglio il nuovo San Nicola o ritorno al Della Vittoria?

"Io sono nato al Della Vittoria, ai tempi di Mujesan. Se si ritornasse li, sarei felice. Quanto concerne il San Nicola h24, mi lascia perplesso. Bisogna metterci i soldi e lo stadio lascia indecisi. Credo che se andassero spesi dei soldi, potrebbero rimettere in piedi in maniera più convinta il "Della Vittoria". Si riaprirebbero i ricordi, si potrebbe andare a piedi allo stadio. Io auspico il Della Vittoria, decisamente. Poi, vedremo ciò che succede."

MF
PC24

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